SCOPRI Villa Annoni

Fedele al severo rigore del suo neoclassicismo, anche in Villa Annoni Giuseppe Zanoia opta per il tradizionale schema a U, tipico delle residenze di campagna della nobiltà lombarda fra XVII e XIX secolo. Un ingresso ad anfiteatro precede la corte aperta sul centro abitato e inquadrata da due ali più basse che introducono il blocco del corpo principale, a tre piani e un ammezzato. Unico elemento di rilievo della facciata, volutamente priva di inserimenti ornamentali, è l’intelaiatura a fasce della lunga teoria di finestre. Altrettanto sobrio e austero il retro fronte della villa affacciato sul parco e nel quale si aprono, senza soluzione di continuità, le sale più rappresentative.

Al centro del piano terreno, verso strada, una breve scalinata e colonne doriche trabeate immettono nell’ampio vestibolo, con soffitto dipinto a rosoni monocromi e fregio d’imposta con bassorilievo di amorini. Il vestibolo media il passaggio diretto dalla corte al parco.

A differenza dell’esterno, gli interni sono riccamente decorati. Secondo l’attitudine dell’epoca, agli affreschi figurali si abbina la quadratura ornamentale, ispirata ai più puri stilemi neoclassici, a loro volta ricavati da moduli greco-romani (girali vegetali, forme a candelabra, palmette d’acanto…). Anche gli affreschi delle sale traggono i loro soggetti dal mondo della mitologia, come il Carro del Sole che attraversa il cielo dalla notte all’alba, la storia di Zeus dalla nascita al dominio del mondo, o Bacco e Cerere a celebrare vino e grano, i due prodotti fondamentali della tenuta. Per tali decorazioni interne, Zanoia e Annoni si rivolsero a due “specialisti” di fama quali Giuseppe Lavelli e Giacomo Cambiasi, molto attivi nel milanese, impegnati anche nelle ridipinture del Teatro alla Scala. L’atmosfera, comunque, per impostazione compositiva e cromie, ha un chiaro sentore pompeiano, riscontrabile anche nella specchiatura a marmorino delle pareti e in alcuni mosaici della pavimentazione.

Oggi la villa e il parco, ceduta la funzione residenziale, hanno destinazione pubblica. Il primo piano e l’ala laterale ovest ospitano dal 2007 l’amministrazione comunale. Nell’ala est, affacciata su un chiostro, ha sede il Museo Civico, che ripercorre la storia di Cuggiono almeno dal Settecento, con documenti, immagini e ricche testimonianze sul passato contadino e artigianale del territorio.